Piccoli ing'era (in lingua maa significa bambini), lo sono solo per età e statura ma in realtà sembrano dei "grandi guerrieri responsabili". Il bambino maschio si distingue dall'abito rosso fuoco (in maasai shuka), mentre le femminucce indossano uno shuka di colore indaco.
Bambini felici che giocano e corrono spensierati dal villaggio alla savana, non hanno giocattoli e forse nemmeno sanno che esistono, si accontentano di prendere a “sassate” qualche alveare, si arrampicano sugli alberi, creano altalene usando rami di albero, giocano a nascondino, ma la cosa sorprendente vivendoli e osservandoli è il legame che nasce fra loro durante la crescita nello stesso spazio che occupano, rapporti che crescono insieme durando una vita in gioie e dolori.
Ora è arrivato il momento di unire al gioco anche alla vera vita masai e spetta al padre giudicare quando il proprio figlio è ritenuto idoneo a scoprire la foresta con rischi e pericoli, non importa quanti anni abbia il bambino, deve vederlo preparato in questa nuova missione che segnerà l’inizio della sua crescita.
Il Papà prepara il figlioletto verbalmente da sempre, finché un giorno si parte a piedi percorrendo chilometri di strada, fino a raggiungere la foresta da loro ritenuta critica, ci saranno animali molto pericolosi, sentieri imprudenti. Dovranno imparare a bere e nutrirsi con ciò che la savana offre, come ripararsi e difendersi davanti ai pericoli.
Arrivato il momento “il masaino” si troverà a combattere davvero anche con qualche animale ma con la certezza che il padre sta assistendo ed è pronto a intervenire!
Superata la dimostrazione che può durare anche mesi lontani da casa, il piccolo “ing'era” (piccolo masai) risulta pronto ad ottenere delle nuove responsabilità all'interno del villaggio nativo.
Le verrà affidato il compito di accudire capre e mucche e dovrà essere in grado di difenderle da attacchi esterni. Partirà al mattino con il bestiame rientrando al tramonto, strada facendo si unirà ad altri “masaini” e greggi, camminando e pascolando insieme uniti più che mai. La bellezza di questo cammino sta nel partire da casa con trenta capre e ritrovarsi in mezzo a tantissimi bambini con una mandria in-contabile di bestiame fra capre, pecore e mucche con panorami e posti magici.
Arrivati nella distesa erbosa mentre gli animali pascolano i piccoli masai che hanno una media di età a partire dai tre anni in avanti, si ciberanno di solo latte fresco munto sul posto o in assenza di acqua, iniziano a giocare e passano la giornata finché il sole inizia a calare, ora si ritorna al villaggio.
Nella loro spensieratezza infantile a volte capita che perdono qualche capra o mucca strada facendo, arrivando a casa senza e sapendo a priori che le spetterà la ricerca in foresta anche nel buio della notte per ritrovare il capo smarrito!
Ascoltandoli durante il pascolo rimango incredula nel rendermi conto che sanno riconoscere ogni belato di capra abbinando un nome alla stessa, come stesso esempio udendo muggire una mucca.
Come moglie di un masai e parte di questa splendida famiglia mi risulta difficile darvi l’emozione che si prova vivendo la quotidianità con loro, questi bambini nonostante la tenera età sanno dare una protezione incredibile, sembrano guerrieri adulti!
ARRIVARCI E CONTATTO:
Maasai Travel effettua una serie di partenze con destinazione villaggio maasai in Tanzania comprendendo una vasta gamma di date di partenza e attività per soddisfare i diversi gusti. Siamo eccitati all’idea di mostrarti questo nostro grande popolo maasai!
Email di contatto: allascopertadelvillaggiomaasai@gmail.com
By Maasai Travel
Ora è arrivato il momento di unire al gioco anche alla vera vita masai e spetta al padre giudicare quando il proprio figlio è ritenuto idoneo a scoprire la foresta con rischi e pericoli, non importa quanti anni abbia il bambino, deve vederlo preparato in questa nuova missione che segnerà l’inizio della sua crescita.
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Le verrà affidato il compito di accudire capre e mucche e dovrà essere in grado di difenderle da attacchi esterni. Partirà al mattino con il bestiame rientrando al tramonto, strada facendo si unirà ad altri “masaini” e greggi, camminando e pascolando insieme uniti più che mai. La bellezza di questo cammino sta nel partire da casa con trenta capre e ritrovarsi in mezzo a tantissimi bambini con una mandria in-contabile di bestiame fra capre, pecore e mucche con panorami e posti magici.
Nella loro spensieratezza infantile a volte capita che perdono qualche capra o mucca strada facendo, arrivando a casa senza e sapendo a priori che le spetterà la ricerca in foresta anche nel buio della notte per ritrovare il capo smarrito!
Come moglie di un masai e parte di questa splendida famiglia mi risulta difficile darvi l’emozione che si prova vivendo la quotidianità con loro, questi bambini nonostante la tenera età sanno dare una protezione incredibile, sembrano guerrieri adulti!
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